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Castello di Erice

Hinterland

Erice

Le prime notizie su Erice la danno come città sacra agli Elimi, popolazione di cui ancora non sono chiare le origini con un tempio-santuario, meta di pellegrinaggi e dedicato alla dea della fecondità. Nei secoli Punici, Greci e Romani vi venerarono rispettivamente Astarte, Afrodite e Venere, rendendo Erice un importante luogo di culto e punto di riferimento per quei naviganti di cui la Venere Ericina divenne protettrice. Durante l'impero romano Erice perse la sua importanza strategica, per assumere nuovamente centralità, dopo gli Arabi, sotto i Normanni. Essi cambiarono il nome del paese e del monte in San Giuliano, edificando un castello al posto del santuario e conferendo al centro e al territorio l'assetto attuale: le fortificazioni furono consolidate e la città assunse un ruolo di primo piano come presidio della costa e del vasto territorio sottostante.

Se le origini di Erice si perdono nella nebbia del tempo, passeggiando tra le stradine acciottolate del borgo medievale sulla cima di monte San Giuliano, quella stessa nebbia lascia scoprire segni, simboli e leggende nate ben prima di punici, e romani che qui eressero un santuario dedicato alla dea della Bellezza e dell'Amore. Visitare Erice significa, infatti, perdersi tra mille scorci di stradine basolate, fortificazioni, antiche chiese (la Matrice e Sant'Orsola), conventi, botteghe artigiane (produzione di ceramica, dolci tipici, tappeti), pinete e giardini, per poi smarrirsi, sul bordo della cittadina, in panorami mozzafiato verso le isole Egadi, lo Stagnone, le Saline e i campi coltivati di tutta la provincia di Trapani.

Il territorio presenta differenziazioni legate ad una molteplicità di fattori stazionali. Infatti risalendo dal mare verso la sommità del monte si attraversano tre tipi di clima: quello marino, quello collinare e quello appenninico, passando dalla vegetazione alofita vicino al mare a quella del carrubo e del leccio ed infine più a monte dove si trovano il Frassino (Fraxinus ornus ) e la Roverella (Quercus pubescens ), una quercia spogliante che si trova sulle pendici esposte a nord.

La flora di Erice è quanto mai varia ed è stata oggetto di analisi da parte di numerosi studiosi già a partire dall'inizio del 1800. La presenza di circa 20 specie endemiche caratterizza quelle più espressive e rappresentative della flora, come la Brassica drepanensis e Limonium ponzoi presenti esclusivamente nella provincia di Trapani.

Distribuiti nei vari ambienti a loro più consoni, dalle rupi ai boschi, dai coltivi alle vicinanze dei torrenti, svariate sono le specie di uccelli alcuni migratori altri stanziali presenti nel territorio.