Castellammare del Golfo

Faraglioni di Scopello

San Vito Lo Capo

Segesta

Castello di Erice

Hinterland

La riserva naturale dello Zingaro

La Riserva Naturale dello Zingaro incanta per la sua aspra bellezza e per i colori intensi in ogni stagione, per le bianche calette incastonate in un mare turchese,

le onnipresenti palme nane, la rigogliosa macchia mediterranea, i tenaci olivastri e i maestosi carrubi da dove si intravedono le armoniose forme delle case contadine.

Si colloca all'estremità occidentale della costa tirrenica siciliana. Posta in continuità della serie di rilievi calcarei di origine mesozoica del palermitano, a poca distanza dall'interessante Monte Còfano che si erge isolato a Occidente, presenta una spiccata diversità di ambienti che in parte ospitano fitocenosi di grande interesse naturalistico e talvolta anche paesaggistico.

La riserva terrestre è strettamente legata al mare, che non è soltanto il confine geografico ma lo sfondo costante del paesaggio e il complemento indispensabile degli aspetti naturalistici.

Il profilo litoraneo è un'alternanza di alte pareti di roccia che sprofondano nel blu e di insenature degradanti dolcemente verso il mare.

Le calette tutte ciottolose viste dal mare hanno l'aspetto di nicchie più chiare incavate sul fianco delle muraglie dolomitiche che entrando da Sud versante Scopello e andando verso Nord prendono il nome di Cala della Capreria (foto a sinistra), Cala del Varo (raggiungibile via mare), Cala della Disa o Zingaro, Cala Beretta, Cala Marinella, Cala Torre dell'Uzzo il cui substrato calcareo esalta la trasparenza dell'acqua proprio come un ambiente tropicale. E in fine Tonnarella dell'Uzzo.

Il paesaggio subacqueo è un continuo susseguirsi di colori e forme. A livello di marea l'alga Cystoseira stricta testimonia il grado di purezza delle acque. Al di sotto del primo metro appaiono Cistoseire dall'aspetto più delicato che si mescolano ad altre alghe brune. Dove il blu è uniforme si fanno più frequenti gli animali dall'aspetto floreale: anemoni, rose di mare, madrepore. Sotto queste fioriscono le Astroides calycularis (polpi di madrepora) che accendono le pareti di colori dall'arancio al rosso fuoco. Spugne dai toni gialli, violetti rossi, rivestono antri e cunicoli. A profondità ragguardevoli gemma ancore il corallo rosso.

I pesci sono rappresentati soprattutto da labridi e blennidi dalle livree coloratissime. Una rarità è la presenza del Troittor a vermeti un mollusco gasteropode dalla conchiglia a forma di tubo lunga da uno 1 a 2 cm. di natura calcarea fortemente gregaria, tanto da fondersi in masse uniche di calcare. Grazie a questo processo si formano queste piattaforme (troittor) che orlano la costa.

Oltre a specie comuni dell'area mediterranea la Riserva ospita elementi particolari di rilevante interesse. Nell'insieme la Riserva ospita circa seicento specie di piante vascolari oltre un centinaio di macromiceti,  riofite, felci e licheni in pieno rigoglio all'inizio della primavera. L'Ente Gestore è autorizzato ad "orientare" l'evoluzione dei consorzi vegetali. Alcune aree vengono rimboschite con essenze locali; in altre non verrà eseguito intervento alcuno per osservare se e come la vegetazione si evolve naturalmente; altre ancora aperte al pascolo controllato, per valutare il carico di bestiame compatibile con il mantenimento della prateria esistente.

Gli ambienti rocciosi, la macchia arbustiva e la gariga che caratterizzano il territorio, sono l'ambiente ideale per specie ormai in diminuzione. Vanto della Riserva è infatti l'aquila del Bonelli, che si riproduce regolarmente deponendo uno o due uova, il velocissimo falco pellegrino, la coturnice di Sicilia che riesce qui a mantenere popolazioni stabili, la poiana dalle grandi ali caffelatte, il gheppio piccolo falco dal colore castano bruno, il barbagianni, l'allocco, la civetta chiudono il panorama dei rapaci.

Il volteggiare dei gabbiani a pelo d'acqua l'azzurro della cinciallegra tra gli arbusti, la graziosa cresta dell'upupa, il canto del piccolissimo scricciolo, dello zigolo e dell'usignolo di fiume, che a dispetto del nome vive nella macchia arbustiva fanno parte degli oltre 40 uccelli stanziali.

Incontri più ravvicinati sono quelli con il coniglio la donnola, piccola predatrice, il riccio, all'imbrunire la volpe, ed esclusivamente notturno l'istrice che tuttavia segnala la sua presenza disseminando gli aculei bianchi e neri. Dei rettili diffusissimo è il nero e lucido biacco, l'elegante saettone, la coronella, la timida vipera.

Ma niente paura, anche loro ci temono! In ogni stagione si potrà incontrare la lucertola siciliana una specie esclusiva dell'isola. La fauna minore è più facile da osservare: Cavallette, mantidi, coleotteri, farfalle e multicolori bombi popolano ogni ambiente della Riserva tra i quali il panfago una cavalletta verde lunga 7 - 8 cm incapace di volare.

Nelle zone umide vive il discoglosso dipinto, anfibio simile ad una rana, assente nel resto d'Italia. Vanno segnalate anche le 8 specie di pipistrelli che di giorno vivono dentro cavità ed una serie di roditori tra cui il topo quercino e l'arvicola del savi. E' utile dire che gli incontri con gli animali selvatici non sono programmabili ma casuali. La sorpresa di scorgerli all'improvviso procurerà forti emozioni.